La neuralterapia è una tecnica messa a punto da due medici, i fratelli Huneke, nel 1925 in Germania ed ancor oggi utilizzata (soprattutto nei paesi di lingua tedesca ed in quelli ispanici) nel trattamento del dolore, cronico e acuto, per malattie reumatiche, nevralgie, dolori post-trauma, post-chirurgici o, più genericamente, nel trattamento di fenomeni legati a patologie cronico/degenerative.
La neuralterapia si effettua per mezzo di iniezioni di anestetici locali, a diluizione elevata, utilizzati quindi non tanto in relazione alla azione anestetica, ma sfruttando la possibilità di rigenerazione cellulare e di modificazione della polarità delle fibre che sono responsabili della conduzione della sensazione dolorosa.
Le infiltrazioni si effettuano con aghi usati normalmente in mesoterapia ovvero piccoli e sottili per le applicazioni intradermiche sottocutanee. Nondimeno si effettuano infiltrazioni intra-articolari, intramuscolari (terapia dei punti cosiddetti “trigger”) ed in altri punti come cicatrici, identificate come campi perturbanti il sistema di regolazione dell’organismo.
La frequenza delle sedute varia da 3 a 10 sedute per un massimo di due a settimana e va modificata a seconda della risposta ottenuta.
Questa terapia possiede scarsi effetti collaterali e tende a riportare equilibrio ed a attivare la capacità di autoguarigione del nostro corpo, rientrando a pieno diritto nel contesto delle cosiddette terapie complementari.
Come tutti i farmaci, gli anestetici locali potrebbero determinare reazioni allergiche locali o addirittura generalizzate.
Tra le controindicazioni principali della neuralterapia troviamo: grave insufficienza renale scompensata, allergia accertata a tutti gli anestetici locali, insufficienza epatica scompensata, gravidanza, insufficienza cardiaca scompensata e terapie coagulanti.
Il campo di indicazioni è molto ampio, e comprende vari disturbi di tipo funzionale:
- dolori di vario tipo, cefalea cronica, emicranie, nevralgie
- artrite reumatoide
- tutte le forme reumatiche, artritiche e artrosiche (la famosa “cervicale”), lombalgia, sciatalgie ed ogni infiammazione articolare, comprese quelle traumatiche e sportive
- cicatrici
- manifestazioni cutanee, psoriasi, eczemi allergici